Il web ospita, ormai da un bel po’ di anni, siti e portali dedicati agli annunci mistress, pubblicati da slave e uomini sottomessi che desiderano porsi al servizio di una donna autoritaria e dominante.
Ma chi è una mistress e in cosa consiste precisamente il suo ruolo di dominante?
Parliamo di figure appartenenti al mondo bdsm, una sottocultura che sta ormai divenendo sempre meno di nicchia, aprendosi al grande pubblico con l’aiuto di film, moda e fenomeni di costume.
Chi pratica il bdsm vive la sessualità e i rapporti erotici in modo molto colorito e spinto, provando estasi sessuale nel dominare e sottomettere. Una mistress, detta anche padrona o dominatrice ed ogni altro appellativo che richiama la sensazione del potere, è una donna sicura di sé e amante del bdsm, che esercita il suo sadismo nei giochi di ruolo con i suoi schiavi.
Ovviamente, nei rapporti tra mistress e slave si crea una certa intimità e feeling, che fa sì che lo schiavo si fidi della figura dominante e riponga in lei la chiave del suo piacere e della sua sofferenza. In tutto ciò gioca un ruolo molto importante anche l’ironia e la voglia di giocare e di sperimentare, sondando pratiche e usi inconsueti e non noti a chi pratica un tipo di sessualità tradizionale.
Cosa fa una mistress
Una mistress che si accinge a esercitare il controllo erotico su uno schiavo deve innanzitutto chiederne il consenso al diretto interessato, il che avviene di solito in maniera preventiva: le due parti stringono una specie di patto non scritto in cui stabiliscono eventuali paletti e riserve e si impegnano a rispettare le volontà dell’altro nei limiti della sicurezza reciproca.
Dopo aver deciso i modi e i tempi della “sessione” la mistress accoglie lo schiavo, o gli schiavi, dato che non sono rari i casi in cui una padrona si fa letteralmente servire da più uomini nello stesso frangente, e lo addestra per renderlo adatto a soddisfare i suoi capricci e desideri sessuali.
Molte padrone, aspetto da non sottovalutare, pretendono di essere pagate per i loro servizi svolti: ovvero chiedono denaro per schiavizzare e trattare male i propri partner, altre invece, la minoranza stando a quanto è possibile apprendere dal web e dai circoli strettamente legati al mondo del bdsm, lo fanno per il puro e semplice piacere di sentirsi dominanti verso gli uomini.
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Tra le pratiche che una mistress può scegliere di mettere in atto verso i suoi sottomessi ve ne sono anche di molto forti: ma il tutto dipende, com’è facilmente intuibile, dalla personalità della padrona, dalle sue inclinazioni e dal suo grado di perversione.
Ci sono mistress che preferiscono esercitare il loro potere costringendo i maschi a trattamenti costrittivi, che tengono lo schiavo legato e immobilizzato, altre che li dominano usando i loro piedi e tacchi, calpestando e costringendo lo schiavo ad annusare e leccare.
Alcune padrone più esigenti pretendono la castità forzata dei loro sottomessi, il cui membro viene rinchiuso in piccole cinture di castità, in modo tale da poter controllare la sessualità e il piacere dello schiavo in modo totale.
Molte mistress invece, preferiscono elargire punizioni corporali verso i loro sottomessi, con l’uso di sonore frustate oppure di altri strumenti che provocano dolore e umiliazione nell’uomo: stiamo parlando di strapon, morsetti per capezzoli, frustate, flagellazioni e molti altri a discrezione della padrona e delle proprie fantasie.
Ricordiamo infine che durante la sessione bdsm un ruolo molto importante è rivestito dalla componente psicologica: al di là dell’aspetto fisico delle punizioni, molti schiavi godono per il solo fatto di ricevere angherie e umiliazioni verbali, psicologiche o simboliche.